Cooperative di riconversione, un aiuto dal Mise per salvaguardare l’occupazione
Pubblicato il 06 gennaio 2015
Uno specifico
aiuto finanziario è previsto per sostenere la nascita di
società cooperative costituite prevalentemente da
lavoratori provenienti da aziende in crisi oppure di società cooperative che gestiscono
aziende confiscate alla criminalità organizzata.
A sancirlo il
decreto Mise del 4 dicembre 2014 pubblicato sulla “
Gazzetta Ufficiale” n. 2 del 3 gennaio 2015.
Finalità
Lo scopo è quello di agevolare la costituzione di nuove società cooperative fra diversi lavoratori, che provengono da imprese industriali che si trovano in situazione di difficoltà a causa della crisi economica e che grazie appunto allo strumento giuridico della società cooperativa possono preservare i livelli di occupazione.
Il decreto permette il reperimento delle risorse finanziarie necessarie per favorire la nascita delle
cooperative di “riconversione”, che devono avere come finalità: la creazione di nuove unità produttive o l’ampliamento di quelle esistenti; la diversificazione della produzione di una unità esistente; il cambiamento radicale del processo produttivo
L’agevolazione
L’aiuto consiste in un
finanziamento agevolato della durata massima di 10 anni, che può arrivare a coprire anche il 100% degli investimenti e che deve essere restituito con un piano di rimborso con rate costanti semestrali posticipate (scadenza maggio/novembre).
Il tasso di interesse è pari al 20% del tasso di riferimento Ue, ma non può essere inferiore allo 0,8%.
Il finanziamento agevolato è concesso mediante
società finanziarie partecipate dal Ministero dello Sviluppo economico (art. 17. Legge 49/1985) che siano divenute socie – anche tramite l’acquisto di una partecipazione temporanea di minoranza – della società cooperativa.
Il vantaggio è che la società cooperativa può in questo modo reperire fondi anche senza disporre
di adeguate garanzie.