A cinque mesi dall'entrata in vigore del processo amministrativo telematico, il bilancio deve dirsi positivo, con un totale, al mese di aprile 2017, di quasi 20 mila atti depositati telematicamente presso Tar e Consiglio di Stato e con un margine di errore piuttosto basso, intorno al 6%.
Sono questi, in sintesi, i dati emersi nel corso del Convegno “Il processo amministrativo telematico. Magistratura Amministrativa e Avvocatura per l’efficienza del Sistema Giustizia” tenutosi a Roma il 12 maggio 2017, organizzato da Unaep (Unione Nazionale Avvocati Enti pubblici), in collaborazione con il Segretario Generale della giustizia amministrativa, con il Consiglio di Stato, con il Consiglio nazionale forense e con l’Avvocatura dello Stato.
Espressa soddisfazione, dalle varie personalità intervenute, per i risultati e per l’efficacia dimostrata dal Pat in questi cinque mesi di vigenza. Il numero di ricorsi telematici è infatti cresciuto di mese in mese (dagli 8.400 di gennaio 2017 ai 18 mila di aprile 2017), mentre contestualmente è sceso il margine di errore (dal 21% di gennaio 2017 fino al 6% di aprile 2017).Trattasi inoltre, si è rilevato, di errori per lo più non essenziali, come ad esempio, il modulo di deposito non allegato alla Pec o l'utilizzo di un form non più valido.
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