Durante il convegno nazionale straordinario dell'Anc, tenutosi ieri a Livorno, si è stemperata la polemica con il Consiglio nazionale del dottori commercialisti e degli esperti contabili, rappresentato in assemblea dal Consigliere nazionale Sandro Santi.
Proprio in merito alle Saf, al centro delle divergenze, Marco Cuchel, presidente nazionale Anc, spiega: “Quello delle specializzazioni è davvero un tema molto caldo per l'intera categoria economico contabile sul quale è necessario trovare la massima condivisione possibile”.
Sviluppare prima possibile un vero blocco granitico della professione, dunque, è la strada indicata dal Presidente Anc per poter incidere in maniera propositiva in ambito istituzionale.
Il dibattito con il Consiglio Nazionale sul tema è aperto.
Dal Consigliere Santi, che ha ribadito che gli aggiustamenti della proposta di regolamento sono stati dettati dal ministro della Giustizia ancora in carica, l'apertura a rivedere con ritocchi l'impianto quando si sarà insediato il nuovo ministro.
L'Anc è stata da sempre favorevole alla creazione di percorsi specialistici all'interno della professione, ma le Saf non dovrebbero avere carattere elitario: sia il costo che le ore di presenza obbligatoria ai corsi sono eccessivi.
Di fatto si creerebbero due classi di professionisti, quelli specializzati, e dunque di serie a, e gli altri, di serie b, divisi dalla possibilità economica o dalla mancanza di tempo (ha più tempo a disposizione per la formazione chi è in uno studio più strutturato).
I vertici dei commercialisti si batteranno per l'assunzione del ruolo di attestatori come contropartita dell'enorme sforzo che la categoria dovrà affrontare con l'obbligo della fatturazione elettronica.
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