In attuazione della legge n. 126/2020, che ha disposto la creazione di un fondo finalizzato all'erogazione di contributi per l'installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici effettuata da persone fisiche nell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, nonché da soggetti Ires, il MiTE ha approvato il decreto, con data 25 agosto 2021 e pubblicato in GU n. 251 del 20 ottobre scorso, riguardante la relativa disciplina.
A completamento, il Ministero della Transizione Ecologica dovrà definire i modelli di domanda per imprese e professionisti, i termini per la presentazione delle domande e l'ulteriore documentazione da allegare.
Alla domanda deve essere allegata la descrizione dell'investimento che il beneficiario intende effettuare. La descrizione deve contenere l'indicazione dei risultati attesi a seguito dello stesso.
I professionisti devono inviare anche la dichiarazione IVA.
Il soggetto gestore è Invitalia.
Entro centoventi giorni dal termine ultimo per la presentazione delle domande e completata l’istruttoria da parte di Invitalia, il Ministero procede alla concessione dei contributi con provvedimenti distinti nel rispetto dell’ordine cronologico di ricezione delle domande.
La ripartizione delle risorse è così suddivisa:
a) per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo inferiore a 375.000 € da parte di imprese, 80%;
b) per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica di valore complessivo pari o superiore a 375.000 € da parte di imprese, 10%;
c) per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture di ricarica da parte di professionisti, 10%.
Il 5% delle risorse dedicate alle imprese viene riservato alle imprese che, alla data della domanda di contributo, risultano in possesso del rating di legalità.
Al contributo possono concorrere le imprese che, sia alla data della concessione sia alla data dell’erogazione del contributo stesso, sono in possesso dei seguenti requisiti:
Per quanto riguarda i professionisti, sono ammessi al contributo coloro che:
Sono agevolabili le spese, al netto dell’IVA, per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di ricarica. Si specifica che le spese devono essere sostenute successivamente alla data di entrata in vigore del decreto 25 agosto 2021.
In particolare, le spese possono riguardare:
i) infrastrutture di ricarica in corrente alternata di potenza da 7,4 kW a 22kW inclusi:
ii) infrastrutture di ricarica in corrente continua:
iii) costi per la connessione alla rete elettrica, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica;
iv) spese di progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi, nel limite massimo del 10% del costo totale ammissibile per la fornitura e messa in opera delle infrastrutture di ricarica.
Requisiti delle colonnine – Queste devono essere nuove di fabbrica, avere una potenza nominale almeno pari a 7,4 kW, che garantiscano almeno 32 Ampere per ogni singola fase, essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari.
N.B. Sono ammesse le sole spese oggetto di fatturazione elettronica.
Pertanto sono escluse, in via esemplificativa:
a) le spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere;
b) le spese per consulenze di qualsiasi genere;
c) le spese relative a terreni e immobili;
d) le spese relative acquisto di servizi diversi da quelli previsti anche se funzionali all’installazione;
e) le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all’esercizio.
Gli interessati possono ottenere un contributo in conto capitale pari al 40% delle spese ammissibili.
Possibile presentare una sola domanda di contributo.
I beneficiari devono impegnarsi a mantenere nei cinque anni successivi alla data di erogazione del contributo l’infrastruttura di ricarica.
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