Conti correnti, nessun segreto per il Fisco

Pubblicato il 24 giugno 2013 Entra in vigore dal 24 giugno 2013 la disposizione del Dl n. 201/2012 (articolo 11, commi 2 e 3), che impone a tutti gli intermediari finanziari (banche, società di intermediazione mobiliare, posta, ecc.) di trasmettere all’Agenzia delle Entrate gli identificativi dei contribuenti intestatari di rapporti finanziari, comprensivi dei relativi saldi dare-avere, risultanti all'inizio e alla fine di ciascun esercizio.

Si tratta di un nuovo strumento contro l’evasione fiscale, che permetterà al Fisco di accedere direttamente ai conti bancari degli italiani tramite il cosiddetto Sistema Interscambio dati (Sid).

La nuova banca dati, che ne deriverà, sarà pienamente operativa a partire dalla fine del mese di ottobre e si preannuncia come uno strumento molto potente nelle mani dell’Amministrazione finanziaria, tanto che già da ora si parla della fine del segreto bancario nel nostro Paese.

Grazie a questo nuovo strumento di controllo, aumentano le informazioni a disposizione del Fisco, che così sarà in grado di ricostruire in maniera sempre più precisa il reddito di ciascun contribuente, limitando al minimo gli errori e riuscendo a verificare con maggiore esattezza se quanto dichiarato sia compatibile o meno con le spese e le entrate denunciate.

Finalità della nuova banca dati sarà quella di predisporre specifiche liste selettive di contribuenti a maggior rischio di evasione sui quali, poi, sarà necessario effettuare opportuni controlli. Naturalmente, lo strumento non potrà essere utilizzato per effettuare verifiche sui singoli cittadini a prescindere dall’accertamento fiscale, ma si potranno comunque ricavare, per ciascuno di essi, specifici indici di rischiosità e anomalia da utilizzare per decidere se intervenire o meno con ulteriori verifiche.

Finora era già possibile l’accesso da parte del Fisco ai conti dei contribuenti italiani; ma si trattava di un accesso limitato a casi particolari e che comunque necessitava di autorizzazioni da parte della magistratura. Da ora in poi, invece, l'acquisizione dei dati su depositi e movimenti avverrà automaticamente e per tutti i clienti delle banche.

Con il provvedimento del 25 marzo 2013, l’Amministrazione finanziaria ha provveduto a definire l’esatto elenco delle informazioni da comunicare riguardanti tutti i rapporti tra contribuente (sia persona fisica che giuridica) e intermediari finanziari, nonché il calendario per comunicare al Fisco i dati su conti correnti, carte di credito e le altre transazioni finanziarie.

Entro il 31 ottobre 2013 banche e intermediari finanziari comunicheranno i dati 2011, che potranno essere utilizzati per compilare liste di contribuenti e rischio evasione e per controllare la veridicità delle dichiarazioni ISEE. La scadenza per i dati 2012 è il 31 marzo 2014, mentre per gli anni successivi si fisserà al 20 aprile dell’anno seguente.
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