Con l’entrata in vigore, il 3 settembre 2015, del Decreto legislativo n. 130 del 6 agosto 2015 sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, sono operative le nuove norme che prevedono una procedura uniforme di disciplina delle conciliazioni promosse dinanzi agli organismi ADR (Alternative Dispute Resolution).
Il provvedimento interviene a modifica del Codice del consumo in attuazione della Direttiva 2013/11/UE e riguarda, precisamente, le procedure volontarie di composizione extragiudiziale per la risoluzione, anche in via telematica, delle controversie nazionali e transfrontaliere, tra consumatori e professionisti residenti e stabiliti nell'Unione europea.
Rientrano nel novero degli organismi ADR tutti gli organismi che, a prescindere dalla propria denominazione, istituiti su base permanente, offrano la risoluzione di una controversia attraverso una procedura ADR e siano iscritti negli appositi elenchi reperibili presso ciascuna autorità competente per le diverse materie.
Nel testo del decreto viene, altresì, specificato che sono fatte salve le disposizioni che prevedono l'obbligatorietà delle procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie relative, quindi, alla mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali e al tentativo obbligatorio di conciliazione nel settore delle comunicazioni elettroniche e nelle materie di competenza dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas e il sistema idrico.
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