Consentita la totalizzazione dei contributi per i dipendenti di aziende editoriali in crisi
Pubblicato il 01 ottobre 2011
Alla luce dell’entrata in vigore dei nuovi regolamenti comunitari circa le prestazioni di pensionamento anticipato o prepensionamento, l’Inps ha formulato due specifici quesiti al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riguardo al cumulo dei periodi assicurativi esteri ai fini del perfezionamento del requisito contributivo richiesto per i lavoratori dipendenti di aziende editoriali in crisi. Le risposte ministeriali sono state riportate nella circolare n.
127 del 30 settembre 2011.
Nel documento di prassi si specifica che l’Inps può, ai fini del perfezionamento del requisito contributivo dei dipendenti di aziende editoriali in crisi che devono accedere al prepensionamento, considerare utili anche i periodi assicurativi fatti valere in Stati esteri convenzionati. In altri termini, è consentita la totalizzazione dei versamenti contributivi effettuati all’estero con quelli effettuati in Italia.
Fondandosi su un orientamento espresso dal Ministero, l’Inps evidenzia come la totalizzazione sia ancora consentita grazie al fatto che prevalenti elementi sistematici inducono a ricondurre l’istituto del pensionamento alla nozione comunitaria di “
prestazione anticipata di vecchiaia” o pensione di anzianità, e non alla nozione comunitaria di “
prestazione di pensionamento anticipato” o prepensionamento. Infatti, dalle disposizioni dei nuovi regolamenti comunitari discende il principio che non consente di derogare alla regola della totalizzazione dei periodi assicurativi maturati in diversi Stati membri quando si faccia applicazione di un istituto qualificabile come “
prestazione anticipata di vecchiaia” ai sensi del diritto comunitario.