Congresso commercialisti. Sottolineata la creatività umana della professione
Pubblicato il 11 novembre 2014
Partito il XIX congresso mondiale dei commercialisti a Roma, il discorso di apertura del presidente ospitante Gerardo Longobardi si è concentrato su tre temi chiave: l
’accesso al credito, lo
sviluppo e i valori sociali, i sistemi di
tassazione e le
politiche fiscali e
accountability del settore pubblico e privato.
È proprio sui di essi che gli oltre quattromila professionisti economici provenienti da tutte le parti del mondo avranno modo di confrontarsi, non perdendo di vista quelli che sono i punti di forza della categoria, ritenuta in grado di
dare espressione alla creatività umana e di portare in superficie anche la dimensione etico-sociale dell’attività aziendale.
L’occasione del Congresso è stata colta, poi, anche per riprendere il discorso su alcuni aspetti della politica interna del nostro Paese.
I decreti attuativi della delega fiscale
La partecipazione del viceministro dell’Economia Luigi Casero – intervenuto per un saluto a tutti i partecipanti e delegati – è servita anche per annunciare l’arrivo "entro il mese" del decreto attuativo sull’
abuso di diritto e sulla
compliance, oltre a quello, entro la fine dell’anno, della conclusione del progetto del "
fisco digitale" con la fatturazione elettronica per i privati, la tracciabilità dei pagamenti al dettaglio e la forfetizzazione delle imposte per le Pmi.
Ma proprio a tal proposito, il presidente Longobardi ha esposto le perplessità dell’intera categoria di fronte alle cosiddette "semplificazioni" del Fisco e in particolar modo al
730 precompilato, che per i commercialisti è da considerare come una sorta di miraggio, dato che oltre il 70% del totale della dichiarazione sarà da compilare a cura del contribuente, mentre per ciò che riguarda le sanzioni agli stessi professionisti queste sono ritenute ad elevato rischio di incostituzionalità.