Confermato il licenziamento per gli insulti al capoufficio

Pubblicato il 13 settembre 2011 La Corte di Cassazione – sentenza n. 18655/2011 – ha confermato il licenziamento intimato nel 2006 ad un dipendente bancario per aver espresso giudizi denigratori nei confronti del capoufficio.

Il nodo su cui si è incentrato il processo è stato il ritrovamento di una lettera scritta dal lavoratore licenziato e lasciata nella stampante dell’ufficio, che a detta della difesa dell’impiegato era indirizzata al suo legale ed era stata involontariamente dimenticata, mentre per l’accusa era stata deliberatamente lasciata affinchè venisse letta dagli altri colleghi.

La Suprema Corte, ritenendo “privo di pregio” il fatto che il documento fosse privato, ha appoggiato la tesi della banca ed ha convalidato il licenziamento.
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

CCNL Servizi assistenziali Uneba - Ipotesi di accordo del 20/12/2024

10/01/2025

Ccnl Servizi assistenziali. Rinnovo

10/01/2025

Spese di assistenza interamente deducibili per il disabile grave

10/01/2025

Giornalisti parasubordinati, DasmOnline a regime dal 17 gennaio

10/01/2025

Sistema Tessera Sanitaria: invio spese secondo semestre 2024

10/01/2025

Lavoro agile o smart working

10/01/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy