Confermata la custodia cautelare per il chirurgo della “clinica degli orrori”
Pubblicato il 27 maggio 2010
La Cassazione, con sentenza n. 19992 del 29 aprile 2010, ha confermato il provvedimento con cui il Tribunale del riesame aveva disposto la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un chirurgo, indagato, in concorso con altri dirigenti e colleghi, per truffa aggravata, falso ideologico aggravato e continuato, lesioni personali nei confronti di sedici pazienti ed omicidio in corsia di altri quattro pazienti.
La pericolosità di detto soggetto era stata ravvisata, dai giudici del riesame, nel “costante asservimento della chirurgia a strumento di ingiusto profitto”, nonché nella “carenza di remora alcuna a realizzare sistematicamente interventi chirurgici inutili e pericolosi, fortemente invasivi e mutilanti, infliggendo gravi menomazioni all'integrità fisica dei pazienti e, talora, cagionandone la morte, al solo fine di lucrare”.
Argomenti, questi, ritenuti decisivi anche dalla Corte di legittimità la quale ha sottolineato la congruità della decisione resa dai giudici del riesame, e ciò anche alla luce del pericolo per l'acquisizione o la genuinità delle prove.