Condotte anticoncorrenziali Cnf, sanzione rideterminata

Pubblicato il 01 dicembre 2015

Con provvedimento n. 25705 adottato l’11 novembre 2015, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm) ha rideterminato la sanzione amministrativa pecuniaria da applicare al Consiglio Nazionale Forense (Cnf) per le condotte restrittive allo stesso ascritte con provvedimento del 22 ottobre 2014.

Restrizione della concorrenza e dell’autonomia professionale

La sanzione era stata comminata sull’assunto che il Cnf avesse violato l’articolo 101 TFUE, ponendo in essere un’intesa unica e continuata, restrittiva della concorrenza, consistente nell’adozione di due decisioni limitative dell’autonomia dei professionisti rispetto alla determinazione del proprio comportamento economico sul mercato, “stigmatizzando quale illecito disciplinare la richiesta di compensi inferiori ai minimi tariffari (circolare n. 22-C/2006) e limitando l’utilizzo di una canale promozionale e informativo attraverso il quale si veicola anche la convenienza economica della prestazione professionale (parere n. 48/2012)”.

Tar Lazio: sanzione da rideterminare

Il procedimento di rideterminazione è stato avviato a seguito della sentenza del Tar del Lazio n. 8778/2015, con cui è stato parzialmente annullato il provvedimento dell’Antitrust datato 22 ottobre 2014.

Il tribunale amministrativo, ritenendo che il quantum della sanzione andasse rivisto nella parte in cui si considerava come intesa anticoncorrenziale anche la circolare 22-C/2006, ha infatti rimesso all’Agcm la rideterminazione del nuovo ammontare, tenendo conto che sulla somma originariamente quantificata “ha inciso, oltre alla gravità, anche la durata dell’infrazione, che è stata fatta decorrere dal 18 febbraio 2008, cioè dalla data di ripubblicazione della circolare, mentre il parere – rispetto al quale però non c’è stato ravvedimento – è stato adottato l’11 luglio 2012”.

Dall’originaria sanzione pecuniaria di 912.536,40 euro, quindi, la somma è stata ora rideterminata dall’Antitrust nella misura di 513.914,17 euro.

Il provvedimento è stato pubblicato sul Bollettino Settimanale dell’Agcm n. 43 del 30 novembre 2015.

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