Comuni senza regole Tari. Probabile riapertura dei termini

Pubblicato il 31 ottobre 2014 In sede di interrogazione presso la commissione Finanze alla Camera, il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta, ha fornito precisazioni su Tari e spese di notifica di cartelle esattoriali.

Riscossione Tari

Il sottosegretario all'Economia ammette che è allo studio del governo l'introduzione di una norma per permettere ai comuni, che non hanno emanato nei termini (30 settembre) i provvedimenti utili, di poter riscuotere la Tari, la tassa sui rifiuti.

La riapertura dei termini servirebbe, quindi, a non lasciare i quasi 700 enti locali, che non hanno deliberato regolamenti e tariffe apposite, senza risorse per far fronte allo smaltimento dei rifiuti.

Baretta ha anche dato risposta circa il problema dei residenti morosi che risiedono all'estero, specificando che i comuni possono attivare la procedura esecutiva prevista in ogni Stato Ue per i cittadini stranieri (direttiva Ue 16 marzo 2010, n. 24).

Cartelle esattoriali – Spese di notifica

Circa la richiesta di diminuire le spese di notifica delle cartelle esattoriali, ora fissate a 5,88 euro, il sottosegretario asserisce che al momento non è possibile scendere sotto questa cifra, in quanto tale somma “non è tanto necessaria a coprire i costi della notifica in sé, quanto, piuttosto, a coprire i costi complessivi dell'intero processo alla base della notifica stessa”.

Questo, ribadisce Baretta, nonostante il governo stia prendendo in considerazione l'utilizzo della Pec per effettuare la notifica delle cartelle.
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