Dopo la sospensione attuata per rispettare la pausa estiva, l'Agenzia delle Entrate ha pronte altre 90 mila lettere da inviare ad altrettanti contribuenti interessati all'operazione di compliance: obiettivo è quello di avvisarli di possibili irregolarità compiute nella dichiarazione dei redditi 2012, in modo da rimediare spontaneamente agli errori commessi prima che scatti l'accertamento.
I contribuenti persone fisiche riceveranno l'alert dell'Agenzia via posta ordinaria, mentre il dettaglio delle varie anomalie riscontrate sarà messo a disposizione dello stesso contribuente all’interno del suo cassetto fiscale, in una nuova sezione creata appositamente per le comunicazioni pro compliance, denominata “L’Agenzia scrive”.
Le comunicazioni bonarie si riferiscono alle dichiarazioni presentate nel 2013 e relative all’anno d’imposta 2012
Le anomalie evidenziate dall'Amministrazione finanziaria riguardano redditi di lavoro dipendente e assimilati che non risultano dalle dichiarazioni dei contribuenti, ma che sono intuibili dagli incroci dei dati effettuati dal Fisco con quelli risultanti dalle dichiarazioni presentate dai sostituti d’imposta (modello 770), dagli assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge, che invece li ha regolarmente indicati nel suo 730 o in Unico, e dai dati delle società.
Nel comunicato stampa del 14 settembre 2016, diffuso dall'Agenzia stessa per avvisare della nuova tranche di invii, è riportata una tabella nella quale vengono descritti alcuni esempi di incroci di informazioni che hanno fatto emergere le anomalie.
Le più frequenti incongruenze sono quelle che riguardano:
- redditi di lavoro dipendente e assimilati;
- assegni periodici corrisposti dall’ex coniuge;
- redditi di partecipazione in società di persone, in Srl “trasparenti”;
- utili corrisposti da società di capitale o enti commerciali;
- redditi di lavoro autonomo non derivante da attività professionale;
- alcune tipologie di redditi diversi;
- redditi di impresa derivanti da plusvalenze e/o sopravvenienze attive (rata annuale).
Coloro che ricevuta la lettera riconoscono il proprio errore possono correggerli tramite l'istituto del ravvedimento operoso, presentando una dichiarazione integrativa e versando le maggiori imposte dovute, degli interessi e delle sanzioni in misura ridotta dovute per infedele dichiarazione.
Si ricorda che per le tipologie di anomalia indicate nelle lettere è possibile fruire della sanzione ridotta pari al 15% della maggiore imposta determinata.
Per effettuare il pagamento occorre indicare nel modello F24 il codice che troverà nella parte sinistra della comunicazione.
Per facilitare il contribuente che riceve la lettera di compliance a calcolare in tempo reale e con esattezza le sanzioni e gli interessi dovuti in caso di ravvedimento spontaneo, l’Agenzia ha messo a loro disposizione un calcolatore online gratuito: “Calcolo di sanzioni e interessi del ravvedimento”.
L'applicazione consentirà al contribuente di calcolare sanzioni e interessi derivanti dal ravvedimento per Irpef, addizionali e contributo di solidarietà, mentre non consente di quantificare gli importi dovuti per il ravvedimento da infedele dichiarazione per Irap e Iva, né le sanzioni ridotte da ravvedimento in presenza di «violazioni prodromiche».
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