Nella bozza del Disegno di legge di bilancio 2023 attualmente in circolazione, è previsto, tra le altre novità, l'innalzamento dello stanziamento per la compensazione dei debiti degli avvocati con lo Stato ed i crediti ad essi spettanti per gratuito patrocinio.
Viene disposto, in particolare, che dall’anno 2023, il limite di spesa annuo per la compensazione dei debiti degli avvocati - attualmente fissato in 10milioni di euro - passerà a 40 milioni di euro annui.
Segnatamente, l'art. 132 del Ddl interviene modificando, con alcuni ritocchi, l’articolo 1, comma 778, della Legge n. 208/2015 che disciplina, appunto, la facoltà di compensazione concessa, dal 2016, agli avvocati che vantino crediti per gratuito patrocinio.
In tale ultimo articolo, fermo restando il tetto di spesa di 10milioni di euro per gli anni dal 2016 al 2022, viene aggiunto il limite di spesa massimo di 40 milioni di euro annui applicabile a decorrere dall’anno 2023.
Si prevede così, che gli avvocati con crediti sorti nell'ambito del patrocinio a spese dello Stato, in qualsiasi data maturati e per i quali non è stata proposta opposizione, possono accedere alla compensazione con quanto da essi dovuto per ogni imposta e tassa, compresa l'imposta sul valore aggiunto (IVA), nonché al pagamento dei contributi previdenziali mediante cessione, anche parziale, dei predetti crediti entro il limite massimo pari all'ammontare dei crediti stessi, aumentato dell'IVA e del contributo previdenziale per gli avvocati (CPA).
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