Commissioni giustizia. Parere assai vincolante sul testo di riforma delle professioni
Pubblicato il 27 luglio 2012
Dalle commissioni giustizia di Camera e Senato proviene il parere al testo di riforma delle professioni che lo vincola a recepire considerevoli correzioni.
Le istanze di chiarimento su definizioni adoperate nel documento, quali “professioni regolamentate”, fanno qui spazio ai punti cruciali su cui il giudizio si sofferma, che sono:
- il tirocinio: occorre che il ministero chiarisca se intende renderlo obbligatorio per le professioni che oggi non lo prevedono e che specifichi che la compatibilità del suo svolgimento dev’essere la stessa per il pubblico e per il privato;
- la formazione continua: in questo caso, opererebbe un eccesso di delega poiché il dpr affida al ministro vigilante la disciplina attuativa dell'obbligo di formazione permanente, mentre la legge di riferimento affida la «
potestà regolamentare unicamente ai consigli nazionali»;
- il disciplinare: sarebbe opportuno prevedere, per Ordini e Collegi che decidono in via amministrativa, l'istituzione di consigli di disciplina territoriali e, per quelli che decidono in via giurisdizionale, l'istituzione di specifiche sezioni disciplinari dedicate, da costituirsi all'interno degli attuali consigli territoriali e nazionali, senza altra funzione amministrativa.
Sul tema caldo delle assicurazioni obbligatorie, il parere chiede più tempo per l'entrata in vigore di questo obbligo, per la necessità di inserire «
una scadenza temporale differita ai fini dell'entrata in vigore dell'obbligo di stipulazione di una polizza assicurativa onde consentire l'organizzazione dei presupposti per l'attuazione di tale obbligo».
Il giudizio si spinge ad affermare che i Consigli nazionali degli Ordini dovrebbero poter negoziare polizze collettive.