Commercialisti Voto elettronico obbligatorio

Pubblicato il 14 dicembre 2016

Si tiene il 14 dicembre a Roma la manifestazione di protesta dei commercialisti che si concluderà con la proclamazione del primo sciopero nazionale della categoria.

Le sigle sindacali Adc, Aidc, Anc, Andoc, Unagraco, Ungdcec e Unico hanno organizzato la mobilitazione per protestare contro l'eccessivo numero di adempimenti fiscali che ricadono sulla categoria.

Sciopero nazionale

L'ipotesi che circola è quella di un’astensione articolata su più giorni consecutivi, che potrebbe interessare la prossima scadenza del 28 febbraio per la dichiarazione Iva 2017.

Amedeo Sacrestano, presidente dell’Associazione nazionale dottori commercialisti (Andoc), dice: “non vogliamo recare danni a nessuno, ma chiediamo rispetto per professionisti sempre più gravati da adempimenti e sanzioni pesantissime mentre dall’altra parte le sanzioni per l’inefficienza dello Stato sono irrisorie. Ci vuole un’etica della reciprocità".

Secondo la nota diffusa dalle sette sigle sindacali, l’eccessiva complessità del sistema fiscale si traduce in un costo burocratico annuale per imprese e professionisti di oltre 46 miliardi di euro.

Gerardo Longobardi, presidente del Cndcec, che ha aderito alla manifestazione, auspica che “con il nuovo Governo sia possibile riaprire il tavolo di confronto e che, la prossima volta che saranno prese decisioni così importanti come la moltiplicazione delle comunicazioni, verremo consultati prima”.

Voto elettronico obbligatorio per l'approvazione del bilancio

Intanto nel corso del Convegno che si è tenuto a Roma, presso la Sala Santa Maria in Aquiro del Senato, il 13 dicembre 2016, dal titolo “Azionariato attivo: i bilanci delle società quotate, la corporate governance, il voto elettronico ", la categoria professionale ha presentato una proposta di legge ai politici che interessa le società quotate.

Nello specifico, la proposta prevede l'introduzione del voto elettronico obbligatorio nelle assemblee per l'approvazione dei bilanci e la nomina degli amministratori delle società quotate.

Attualmente, l'articolo 2370 del Codice civile, come modificato dal Dlgs n. 27/2010 di recepimento della direttiva 2007/36//Ce, prevede solo la facoltà del voto elettronico per corrispondenza, nel caso in cui sia espressamente previsto dallo Statuto societario.

Ma proprio il carattere facoltativo della scelta da parte delle società quotate ha, di fatto, mantenuto inattuato il citato diritto.

Proposta commercialisti

I commercialisti propongono di modificare il dettato normativo del decreto legislativo di recepimento, chiedendo di passare dal “si puo al si deve”, così da rendere obbligatorio il voto elettronico per l’assemblea di approvazione del bilancio e la nomina degli amministratori.

Il voto elettronico assumerebbe così il ruolo di uno strumento a tutela soprattutto dei piccoli investitori: una sorta di strumento di democrazia finanziaria dove i commercialisti possono giocare un ruolo importante.

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