A partire dal prossimo 19 ottobre 2023 è possibile presentare domanda di concessione del contributo per l'acquisto e l'installazione di infrastrutture di potenza standard per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica, effettuati da utenti domestici”.
Con il Decreto 2 ottobre 2023, infatti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, tenuto conto delle disposizioni del Decreto del 14 marzo 2023, ha definito:
Il contributo in conto capitale è concesso dal Ministero delle Imprese, nel limite delle risorse finanziarie disponibili per ciascuna delle annualità 2022 e 2023 (40 milioni di euro per ciascuna delle annualità), ed è pari all'80% delle spese ammissibili e comunque entro il limite di 1.500 euro, nel caso di contributo richiesto da una persona fisica, ovvero, 8.000 euro, nel caso di contributo richiesto da un condominio.
Il decreto attuativo stabilisce che possono beneficiare del contributo i c.d. “utenti domestici”, ossia:
Non possono presentare domanda di contributo il titolare di una ditta individuale o una società in quanto non figurano tra i soggetti beneficiari del contributo. Per imprese e PA saranno previste, nell’ambito del PNRR, altre forme di incentivazione da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.
Sono ammissibili al contributo le spese sostenute per l’acquisto dell’infrastruttura di ricarica e la relativa posa in opera, da effettuarsi a regola d’arte. Nello specifico, tali spese devono riguardare:
Caratteristiche infrastrutture di ricarica |
a) essere nuove di fabbrica; |
b) avere potenza standard; |
c) essere collocate nel territorio italiano e in aree nella piena disponibilità dei soggetti beneficiari; |
d) essere realizzate secondo la regola d'arte e essere dotate di dichiarazione di conformità, DM 37/2008; |
ATTENZIONE: Il contributo è previsto solo per gli acquisti e la messa in posa già effettuati; pertanto, non è possibile chiedere il contributo prima di sostenere la spesa. Inoltre, il solo acquisto dell’infrastruttura di ricarica, senza la relativa installazione, non è sufficiente per richiedere il contributo.
Oltre ai predetti requisiti le infrastrutture di ricarica devono:
Non sono, in ogni caso, ammissibili al contributo, a titolo esemplificativo:
Spese “escluse” dal beneficio |
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a) spese per imposte, tasse e oneri di qualsiasi genere; |
b) le spese per consulenze ad eccezione di quelle previste per progettazione, direzione lavori, sicurezza e collaudi; |
c) spese relative a terreni e immobili; |
d) le spese relative acquisto di servizi “diversi” da quelli previsti dal comma 1 dell’art. 4, anche se funzionali all'istallazione. |
e) le spese per costi relativi ad autorizzazioni edilizie, alla costruzione e all'esercizio. |
Tenuto conto delle risorse disponibili per ciascuna delle annualità 2022 e 2023 (pari a 40 milioni di euro per ciascuna annualità), il Ministero delle Imprese e del Made in Italy può concedere ai soggetti beneficiari un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa, nel limite massimo di:
I contributi sono concessi all’esito di due distinti bandi, a seconda dell’annualità di realizzazione dell’investimento. Il bando per il 2022 riguarderà gli acquisti effettuati dal 4 ottobre 2022 al 31 dicembre 2022, il bando per il 2023 riguarderà gli acquisti effettuati a partire dal 1° gennaio 2023. Con il D.P.C.M. 2 ottobre 2023 sono stati definiti gli schemi di presentazione delle domande di concessione ed erogazione del contributo relativo l’acquisto e la relativa posa in opera delle infrastrutture di ricarica, effettuati dal 4 ottobre 2022 al 31 dicembre 2022. I termini di apertura e chiusura del bando per le installazioni effettuate nel 2023 verranno, invece, comunicati con successivo avviso del Ministero.
Per i soggetti beneficiari c’è ancora tempo per presentare la domanda di contributo. In particolare, per le installazioni effettuate tra il 4 ottobre e il 31 dicembre 2022, le domande potranno essere presentate dalle ore 12.00 del 19 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del 2 novembre 2023. Attenzione che il beneficio è concesso sulla base di una procedura “a sportello”. Pertanto, le domande presentate sono ammesse all’istruttoria secondo l’ordine cronologico di presentazione.
La domanda può essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma online, all’indirizzo che verrà indicato nell’avviso di apertura chiusura dello sportello, secondo le modalità e gli schemi previsti nel decreto del 2 ottobre 2023. L’accesso potrà essere effettuato tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). Una volta effettuato l’accesso si può procedere alla compilazione del modulo elettronico seguendo la procedura guidata.
Iter di presentazione della domanda di contributo |
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NOTA BENE: Non è possibile presentare più domande di richiesta del contributo; ciascun soggetto beneficiario (persone fisiche e condomìni) può presentare una sola domanda.
A pena di inammissibilità, i soggetti richiedenti devono inserire tutte le informazioni richieste dalla piattaforma informatica, nonché allegare il modulo di domanda e la documentazione richiesta debitamente ed integralmente compilati in ogni parte.
Utenti privati – dati e documenti richiesti |
condomini – dati e documenti richiesti |
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Per ogni domanda presentata, il sistema informatico verifica:
Al termine della compilazione della domanda, il sistema informatico rilascia una ricevuta di registrazione.
Entro 90 giorni dalla data di chiusura dello sportello, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy emana il decreto di concessione ed erogazione dei contributi, nel rispetto dell’ordine cronologico di ricezione delle domande. Successivamente sarà effettuato l’accreditamento del contributo sul conto corrente dei soggetti beneficiari. Il contributo concesso a ciascun soggetto beneficiario è erogato in un’unica soluzione.
In caso di insufficienza delle risorse finanziarie, dell’avvenuto esaurimento dei fondi è data pubblicità mediante avviso sul sito istituzionale del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Invitalia procede allo svolgimento di controlli “a campione” sulle richieste di contributo per verificare la veridicità delle dichiarazioni e della documentazione presentate dai soggetti coinvolti nel procedimento amministrativo connesso al presente provvedimento. A tal fine, Invitalia può effettuare accertamenti d’ufficio, verifiche e ispezioni in loco, delle qualità e dei fatti riguardanti le predette dichiarazioni e documentazione. In caso di esito positivo dei controlli successivi all’erogazione dei contributi, il Ministero procede alla revoca degli stessi.
I benefici concessi sono revocati se, in seguito all’erogazione, è riscontrata la falsità delle dichiarazioni rese o l’irregolarità della documentazione prodotta nel corso di tutto il procedimento amministrativo. La revoca è disposta dal Ministero con provvedimento motivato e comporta per il beneficiario l'obbligo di restituzione del contributo entro 60 giorni dalla comunicazione del provvedimento di revoca.
Quadro Normativo |
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