Codice delle leggi antimafia all'esame dell'Esecutivo

Pubblicato il 24 maggio 2011 I ministeri della Giustizia e dell'Interno hanno messo a punto un Decreto legislativo contenente il “Codice delle leggi antimafia” in attuazione del "piano straordinario antimafia" e delle deleghe di cui alla legge n. 136/2010. Il testo verrà presentato, in settimana, al Consiglio dei ministri e prevede – sottolinea il Guardasigilli in un comunicato stampa del 23 maggio - “una sistematica raccolta e un rafforzamento delle norme che finora come ceneri e lapilli sono state disperse nell'ambito dell'ordinamento e sono venute fuori negli ultimi ventanni”.

Introdotta, in particolare, una banca dati nazionale unica della documentazione anti-mafia, gestita dal ministero dell'Interno, a cui dovranno accedere tutte le pubbliche amministrazioni, gli enti pubblici e le aziende o le società vigilate o comunque controllate dallo Stato o da altri enti pubblici, nonché i concessionari di opere pubbliche per eseguire tutte le verifiche propedeutiche alla stipula, approvazione o autorizzazione di contratti e sub-contratti relativi a lavori, servizi e forniture pubblici, ad esclusione degli atti, i provvedimenti e le erogazioni di importo inferiore a 150mila euro. Esteso, quindi, l'obbligo di tracciabilità dei flussi finanziari negli appalti.
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