Cnf sanzionato dall'Agcm su tariffe minime e pubblicità via web
Pubblicato il 15 novembre 2014
L'
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), nel corso dell'adunanza del 22 ottobre 2014, ha
deliberato di
sanzionare il
Consiglio nazionale forense per aver posto in essere, in violazione dell'articolo 101 del TFUE, un'
intesa restrittiva della concorrenza, consistente in “
due decisioni volte a limitare l'autonomia dei professionisti rispetto alla determinazione del proprio comportamento economico sul mercato, stigmatizzando quale illecito disciplinare la richiesta di compensi inferiori ai minimi tariffari e limitando l'utilizzo di un canale promozionale e informativo attraverso il quale si veicola anche la convenienza economica della prestazione professionale”.
Le condotte per le quali il Cnf è stato censurato riguardano la
pubblicazione di una circolare, la n. 22-C/2006, con cui si è sostenuto sia stata
reintrodotta, di fatto, l'obbligatorietà delle tariffe minime, nonché l'adozione di un
parere, il n. 48 dell'11 luglio 2012, contro
i siti Internet che propongono ai consumatori associati sconti sulle prestazioni professionali.
Sanzione amministrativa “salata”
L'Antitrust ha quindi invitato il Cnf ad assumere misure atte a
porre termine all'infrazione dandone adeguata comunicazione agli iscritti, e
ad astenersi in futuro dal porre in essere
comportamenti analoghi.
La sanzione amministrativa che il Cnf dovrà pagare è pari ad euro 912.536,40.
Ne ha dato notizia l'Antitrust con un
comunicato del 14 novembre 2014.