Cnf: la proposta sui parametri applica la Legge di riforma forense
Pubblicato il 15 marzo 2013
Il Consiglio nazionale forense risponde al Guardasigilli, Paola Severino, sul decreto parametri e su quanto affermato da quest’ultima a margine dell’incontro con i penalisti del 13 marzo con riferimento alla lettera di sollecitazione inviatale dall’Organismo unitario forense per il varo del provvedimento in materia. Il ministro, in tale sede, dopo aver sottolineato l’assenza di spazio di manovra da parte del dicastero, aveva precisato come fosse il Cnf, con la sua autonomia, ad aver ritenuto di dover ricominciare da capo invece di adottare un testo già pronto.
A tale considerazione, il Cnf ha replicato sottolineando come il proprio intervento, concretizzatosi in una proposta inviata, lo scorso 28 febbraio, sia agli Ordini che alle associazioni di categoria, sollecitando correzioni da presentare entro il prossimo 5 aprile, sia stato posto in essere, in realtà, in aderente applicazione della Legge sull’ordinamento professionale forense, attualmente in vigore.
Per contro – continua il Cnf – è il ministro che può valutare, “
essa sì nella sua piena autonomia politica-amministrativa, se provvedere ad adottare un decreto ministeriale correttivo di quello attualmente in vigore, che comunque non può essere sostitutivo del decreto che dovrà essere adottato sulla base della procedura puntualmente disciplinata dalla legge 247/2012”.