"La mancata approvazione del decreto bis sulle semplificazioni fiscali è davvero incomprensibile”, inizia così la lettera indirizzata dal presidente dei commercialisti italiani, Gerardo Longobardi, alla direttrice dell’Agenzia delle Entrate, Rossella Orlandi.
Sarebbe già dovuta entrare a regime, ex decreto semplificazioni bis (n. 175 del 2014), ed ora non entrerà neanche come emendamento al Dl enti locali, pertanto si chiede fortemente l’applicazione in via amministrativala della sospensione feriale, con modalità analoghe a quelle adottate dall’Agenzia lo scorso anno.
La motivazione è la solita difficoltà nella gestione delle numerose richieste documentali relative al controllo formale delle dichiarazioni dei redditi, alle 160mila comunicazioni di anomalia dei dati relativi agli studi di settore e alle 100mila lettere per la compliance che l’Agenzia sta recapitando ai contribuenti in questi giorni.
Nella missiva si ricorda che, nell’ambito del Tavolo tecnico per le semplificazioni fiscali istituito presso il Mef, l’introduzione di una norma che prevedesse, a regime, la sospensione feriale dei termini a carico dei contribuenti per rispondere a richieste di informazioni e documenti, questionari, inviti a comparire e simili, da parte dell’Amministrazione finanziaria è stata condivisa da tutti gli attori istituzionali interessati (Agenzia delle entrate inclusa).
Intanto, i commercialisti hanno presentato ieri le Scuole di specialità, articolate in 14 sedi nazionali, i cui corsi partiranno in autunno.
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