Massimo Miani ha rassegnato le dimissioni dalla carica di Presidente del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, con una lettera inviata alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia e al Sottosegretario Sisto.
La decisione ha fatto seguito all’Ordinanza n. 6206 del 19 novembre 2021 del Consiglio di Stato, con la quale è stato accolto il ricorso cautelare presentato dal Consiglio Nazionale per la riforma dell’ordinanza del TAR Lazio del 16 ottobre 2021, che aveva sospeso il procedimento elettorale degli Ordini territoriali della categoria.
Inizialmente le elezioni di categoria dovevano svolgersi nell'ottobre 2020; c'è stata, però, una prima sospensione per l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, a cui ha fatto seguito un altro fermo dovuto al mancato rispetto delle quote di genere nel regolamento elettorale.
Successivamente, è stata fissata una nuova data, quella dell’11 e del 12 ottobre 2021, ma poco meno di un mese prima è arrivato un nuovo stop a causa di un ricorso con cui si contestava la legittimità del Cndcec ad indire la data delle elezioni.
Tale ricorso è stato prima accolto dal Tar in fase cautelare e, poi, ridiscusso dal Consiglio di Stato, che aveva in parte accolto le tesi del Consiglio nazionale.
Le dimissioni del Presidente erano già state annunciate, ma si pensava che la pronuncia favorevole del Consiglio avrebbe portato ad una conclusione diversa.
Nella sua lettera di dimissioni, Miani scrive che sebbene sia stato appreso con piacere quanto deciso dal Consiglio di Stato, è bene evidenziare “che quanto espresso nella citata ordinanza, ancorché non ci consenta di affermare, nelle more del giudizio di merito, la piena legittimità dell'operato del Consiglio nazionale, ci permette di ritenere degne di meritevolezza le ragioni addotte a base della nostra difesa. Confido che, preso atto delle mie dimissioni e di quelle dei consiglieri nazionali firmatari della presente, si disponga in tempi brevi la nomina del commissario straordinario per poter garantire l'espletamento delle operazioni elettorali nel più breve tempo possibile”.
L’intento, infatti, è proprio quello di “adottare tutte le soluzioni possibili per cercare di arrivare al voto degli Ordini territoriali prima della fine del mese di febbraio e di scongiurare che possano sorgere ulteriori contenziosi in ordine alle elezioni dei Consigli territoriali, rese oggi possibili grazie alla ripresa del procedimento elettorale, stante la revoca della sospensione cautelare disposta dal Consiglio di Stato”.
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