In un nuovo documento della Fondazione Nazionale dei Commercialisti e del Cndcec si analizzano alcuni strumenti inseriti nell’ordinamento per favorire lo sviluppo tecnologico, l’imprenditorialità e la nascita di nuove imprese, nonché aiutare aziende situate in aree disagiate sotto il punto di vista economico, sociale ed occupazionale.
Nel documento di ricerca intitolato “Le agevolazioni per le start-up innovative, zfu e zes e reti d’impresa” e pubblicato il 30 novembre 2018, vengono, appunto, studiate le misure come Startup innovative, Zone Franche Urbane, Zone Economiche Speciali e reti d’impresa.
Attraverso le start-up innovative, istituite dal D.L. 179/2012, si è inteso mettere sul tavolo disposizioni per favorire lo sviluppo tecnologico e l’imprenditorialità giovanile, oltre a contribuire ad attrarre in Italia talenti, imprese innovative e capitali dall’estero.
Invece, con l’istituzione delle Zone Franche Urbane, previste dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296, si stabilisce l’attuazione di programmi di defiscalizzazione e decontribuzione per favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzati da disagio sociale, economico ed occupazionale.
Passando alle Zone Economiche Speciali, introdotte dal D.L. 91/2017, si tratta di aree geografiche circoscritte, al cui interno c’è almeno un’area portuale, dove si applicano agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative.
Rappresentano uno strumento di cooperazione tra imprese le reti d’impresa, create dal D.L. 55/2009, dove gli enti, tramite un contratto di rete, si impegnano reciprocamente a collaborare con lo scopo di accrescere la propria capacità innovativa e competitività sul mercato.
Attivando una Startup, i fondatori possono fruire, in luogo dell’intervento notarile, della possibilità di utilizzare un modello standard tipizzato e usare la firma digitale, il tutto con la massima semplificazione. Inoltre, vi è l’esenzione dall’imposta di bollo, dai diritti di segreteria e dal diritto all’annuale dovuti o al registro delle imprese.
Dal punto di vista fiscale, le Startup innovative sono esonerate dall’applicazione della disciplina prevista per le società non operative e beneficiano di agevolazioni in caso di investimenti nel capitale di rischio.
Per Zfu sono previste agevolazioni sul reddito imponibile ai fini dell’Irpef e sull’Irap, mentre per le Zes sono previsti crediti d’imposta per chi investe in tali strutture.
Con riferimento alle reti d’impresa, queste possono fruire del “super” e dell’”iper” ammortamento.
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