Si è svolto giovedì mattina un primo tavolo tecnico con rappresentanti degli uffici legislativi della Presidenza del Consiglio, del ministero della Giustizia e dello Sviluppo economico. Domani è previsto un nuovo incontro per verificare le ipotesi emerse negli approfondimenti di questi giorni. Di fatto sta prendendo quota un orientamento favorevole ad accogliere le richieste di Confindustria su alcuni punti fondamentali. Il primo è quello di far sì che l’autorità giudiziaria rappresenti un filtro preventivo nei confronti di azioni collettive manifestamente strumentali o pretestuose, valutando anche se il mezzo della class action sia il più idoneo a proteggere l’interesse che si vorrebbe far valere in giudizio. Si presenta più difficile, invece, un’intesa sull’allargamento della platea dei soggetti che possono promuovere la class action. Il ministero dello Sviluppo economico si dice perplesso sull’esclusione delle piccole cause dal ventaglio delle controversie per cui è possibile promuovere l’azione collettiva.
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