Cinquantesimo Congresso Notariato. Alto il consenso ma serve riforma organica

Pubblicato il 10 novembre 2015

Occorre una riforma organica dell'ordinamento del Notariato, nell'ottica di una maggiore stabilità delle specifiche competenze professionali, prima che intervengano interventi settoriali che rischierebbero di stravolgere l'intera categoria. Si pensi solo, in tal senso, al disegno di legge sulla concorrenza, che ha inteso limitare la competenza notarile alle sole procedure di compravendita di immobili non residenziali oltre un certo valore, andando così a ledere – come riscontrato dallo stesso Governo emanante – alcuni interessi pubblici fondamentali.

E' quanto precisato il 9 novembre 2015 dal Presidente del Consiglio nazionale Maurizio d'Errico, in occasione del cinquantesimo Congresso nazionale del Notariato (8 – 10 novembre - Milano), dinnanzi ad una platea di ben 1800 partecipanti.

Numerosi i ringraziamenti e gli applausi, sia da parte delle istituzioni che dal mondo politico, ad una categoria professionale - quale quella dei notai – che sembra essere rimasta indenne alle trasformazioni sociali degli ultimi tempi e che continua ad essere un valido modello di garanzia professionale a presidio della legalità

Notariato. Alta la fiducia dei cittadini

Ed è questo il modo in cui la categoria è percepita dai cittadini, che continuano a collocarla al primo posto nella classifica della "fiducia" (dinnanzi ad avvocati e commercialisti), nonostante l'ultimo quinquennio di pessimismo "cosmico" legato alla crisi.

Come emerge dai sondaggi, infatti, gli italiani fanno riferito ai notai non solo per quanto riguarda le compravendite immobiliari, gli atti di successione ed i testamenti ma, più in generale, ogni qual volta abbiano necessità di qualcuno che garantisca loro il rispetto di leggi connesse ad atti con impatto rilevante su beni patrimoniali ed attività imprenditoriali.

Notariato. Garanzia di legalità, semplificazione e anticorruzione

E sebbene il notaio, per alcuni di questi atti, non sia propriamente il soggetto di prima istanza, pare evidente come costituisca in ogni caso un importante fattore di rassicurazione, non solo per il rispetto della legge, ma anche per la semplificazione degli atti amministrativi e delle procedure coinvolte e per la effettiva riduzione delle pratiche corruttive.

Proposte per il Notariato

Proprio alla luce di ciò, in occasione del Congresso in corso questi giorni a Milano, dopo essere state tessute le lodi in favore della categoria, sono partite le proposte, da parte degli intervenuti soggetti istituzionali e politici, per una sua implementazione ed efficientazione. Prima fra tutte – stante il rischio connesso ad una deregulation delle s.r.l. - il mantenimento del controllo notarile in tale settore.

Proposto infine il coinvolgimento del notariato nella gestione dei beni confiscati alla mafia per garantirne efficienza e trasparenza.

 

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