Certificato unico dei debiti tributari. Modello per la richiesta

Pubblicato il 28 giugno 2019

L’agenzia delle Entrate rende disponibile il modello per la richiesta e il rilascio del certificato unico dei debiti tributari, accompagnato dalle istruzioni, previsto dal Codice della crisi d’impresa (Dlgs n. 14/2019). L’approvazione del modello arriva con provvedimento n. 224245 del 27 giugno 2019.

Certificato unico dei debiti tributari: il contenuto

Ai sensi del Dlgs n. 14/2019, l’amministrazione finanziaria è tenuta a rilasciare un certificato unico con l’elenco dei debiti tributari risultanti da atti e contestazioni in corso che gravano sul contribuente. La richiesta può pervenire dal debitore o dal tribunale.

Il provvedimento agenziale approva il modello a uso degli uffici dell’Agenzia per il rilascio del certificato, nonché il fac-simile per la richiesta del certificato stesso.

Il certificato contiene l’indicazione dei debiti risultanti dalle banche dati dell’anagrafe tributaria relativi agli atti, alle contestazioni in corso e a quelle già definite per le quali i debiti non sono stati soddisfatti, in materia di imposte dirette, di imposta sul valore aggiunto e relativamente ad altre imposte indirette.

Dopo la ricezione della richiesta da parte del contribuente, l’ufficio delle Entrate deve, in primo luogo, accertare la propria competenza ad emettere il certificato in base al domicilio fiscale del debitore. Qualora risultasse incompetente, è tenuto a trasmettere immediatamente la richiesta all’ufficio competente, informando contestualmente il richiedente. Il certificato viene rilasciato entro 30 giorni dalla ricezione della richiesta.

Certificato unico dei debiti tributari: debiti non soddisfatti

Qualora dal certificato emerga la presenza di debiti tributari non soddisfatti, sarà allegato un prospetto contenente i debiti descritti in maniera distinta, con l’ammontare e lo stato della riscossione, così come risultano dal sistema alla data di rilascio del certificato stesso.

Il prospetto offre indicazioni riguardanti la tipologia dell’atto dal quale deriva il debito (ad esempio un avviso di accertamento, un atto di contestazione, una cartella di pagamento, una comunicazione degli esiti), il numero identificativo dell’atto, l’anno di imposta, la data di notifica, l’importo residuo dovuto, l’eventuale presenza di una rateizzazione in corso non decaduta, la presenza di istituti definitori di competenza dell’Agenzia o di definizioni agevolate di competenza di Agenzia delle entrate–Riscossione.

Certificato unico dei debiti tributari: presentazione della richiesta

Se è il debitore che presenta l’istanza, può farlo personalmente o tramite intermediario (in questo caso è necessaria una delega formale).

Si applica l’imposta di bollo sulla richiesta e sui relativi certificati, oltre ai tributi speciali.

L’inoltro della richiesta può avvenire:

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