Il neo governo capitanato dal premier Gentiloni, nel suo primo Consiglio dei Ministri, ha approvato, in esame preliminare, 5 decreti legislativi.
In recepimento della direttiva Ue 2015/2376, viene attuato lo scambio automatico obbligatorio di informazioni fiscali. Nello specifico, viene reso obbligatorio, ad oggi opzionale, lo scambio automatico di informazioni nell’ambito dei ruling (accordi) preventivi transfrontalieri e degli accordi preventivi sui prezzi di trasferimento.
Attraverso l’obbligatorietà dello scambio automatico si aiuta a contrastare l’erosione dei gettiti fiscali nazionali, dando quindi possibilità agli Stati membri di disporre di risorse per politiche fiscali dirette alla crescita.
I ruling toccati hanno ad oggetto gli accordi preventivi per le imprese con attività internazionale, gli accordi preventivi sull’utilizzo di software coperto da copyright, da brevetti industriali, da marchi, da disegni e modelli, nonché da processi, formule e informazioni relativi a esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico, aventi ad oggetto una operazione transfrontaliera.
Inclusi nei ruling preventivi transfrontalieri rilevanti ai fini dello scambio automatico vi sono anche i pareri resi su istanze di interpello riguardanti l'interpretazione o l'applicazione di norme, anche di origine convenzionale, concernenti il trattamento fiscale di una operazione transfrontaliera.
In questo modo gli Stati membri si scambieranno i dati sugli accordi preventivi stretti tra imprese multinazionali e Fisco per fissare in anticipo il trattamento tributario applicabile alle proprie attività.
Su proposta del ministro della Giustizia, Andrea Orlando, è stata data attuazione alla decisione quadro2003/568/GAI sulla lotta alla corruzione settore privato.
Viene rivisto, introducendo anche nuove figure delittuose, l'articolo 2635 del codice civile che nella formulazione in vigore prevede la reclusione da uno a tre anni per amministratori, direttori generali, dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, sindaci e liquidatori, che, a seguito della dazione o della promessa di denaro o altra utilità, per sé o per altri, compiono od omettono atti, in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, cagionando danno alla società.
Con lo schema di decreto legislativo di ieri si inserisce tra i soggetti punibili anche colui che svolge mansioni lavorative con funzioni direttive presso società o enti privati.
Viene poi aggiunto un nuovo reato nuovo - articolo 2635-bis – rubricato “Istigazione alla corruzione tra privati” che mira a punire colui che corrompe le figure dirigenziali nelle società private.
Con il nuovo articolo 2635-ter, invece, si dispone che i condannati per i reati di cui agli articoli 2635 e 2635 bis siano interdetti temporaneamente dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese.
Modifiche hanno riguardato anche il decreto legislativo 231/2001 sulla responsabilità delle persone giuridiche in relazione al delitto di corruzione tra privati.
In attuazione della direttiva 2014/92/UE, sulla comparabilità delle spese e accesso al conto di pagamento, è stato approvato il decreto che garantisce, ai consumatori che utilizzino conti di pagamento, maggiore trasparenza informativa, procedure semplificate per il trasferimento del conto stesso e un regime tariffario agevolato nel caso di apertura di un conto di pagamento con caratteristiche di base.
Inoltre, per favorire il confronto a livello europeo delle offerte relative ai conti di pagamento, banche, poste e istituti di pagamento sono tenuti a fornire ai consumatori il “Documento informativo sulle spese” e il “Riepilogo delle spese” (contenente comunicazioni periodiche), che si aggiungono agli obblighi informativi già stabiliti per i servizi di pagamento, ad esempio l’estratto conto.
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