CdM. Approvata l’Aua per snellire gli adempimenti in materia ambientale

Pubblicato il 16 febbraio 2013 Dopo un percorso piuttosto complesso, durato oltre sei mesi, il Consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il regolamento che disciplina l’Autorizzazione unica ambientale (AUA) e la semplificazione degli adempimenti amministrativi in materia ambientale per le imprese e gli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale (in attuazione della Legge n. 35/2012Semplifica Italia”).

Si tratta di un notevole passo in avanti per le imprese in un’ottica di semplificazione amministrativa, dato che l’Aua riunisce in un unico documento fino a sette procedure diverse che finora dovevano essere richieste singolarmente e, una volta entrata a regime, comporterà un risparmio complessivo di 700 milioni di euro all’anno per le PMI.

Per presentare l’Aua basterà inoltrare una domanda unica per via telematica allo Sportello Unico per le attività produttive (SUAP), per richiedere l’unica autorizzazione necessaria. Lo Sportello Unico dovrà accertare la correttezza formale della domanda entro 30 giorni e, poi, inviare sempre telematicamente l’istanza dell’impresa all’autorità competente (es. Provincia). Secondo il regolamento, il rilascio dell’autorizzazione unica deve avvenire in tempi certi: entro 90 giorni, che potranno essere allungati a 120 o a 150 in caso servano integrazioni al procedimento o sia richiesto il coinvolgimento della conferenza dei servizi.

L’Autorizzazione unica rilasciata ha una durata di 15 anni, contro le scadenze diverse dei singoli titoli abilitativi che essa unifica. In caso di modifica sostanziale, l’impresa deve darne comunicazione all’autorità competente che deve esprimersi entro 60 giorni. Mentre, per il rinnovo, il titolare dell’impresa dovrà presentare una esplicita richiesta al Suap, nei sei mesi precedenti la scadenza, corredando la domanda con la documentazione aggiornata o rinviando ai documenti già presentati in caso di condizioni immutate.

La Provincia o l’autorità competente possono imporre all’impresa di chiedere un rinnovo dell’Autorizzazione anche prima della scadenza, se l’operato dell’impresa pregiudica la salvaguardia dell’ambiente invece che migliorarne la qualità o se subentrano nuove disposizioni ambientali introdotte da norme Ue o statali.
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