Digitalizzazione dei processi aziendali e innovazione tecnologica e organizzativa. Sono le direttrici di azione che guideranno il cambiamento nelle aziende del settore fotografico che svolgono attività di sviluppo e stampa di materiale fotografico e cinematografico a passo ridotto, in colore e in bianco e nero per conto terzi.
Lo scorso 31 maggio 2023 le Parti sociali (Assofotolab e Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil) hanno infatti rinnovato il Ccnl Fotolaboratori conto terzi, con decorrenza dal 1° gennaio 2023 e scadenza il 31 dicembre 2025.
Tra le linee guida individuate dalle Parti nazionali e tese ad agevolare e accompagnare la trasformazione digitale gestendone gli impatti sul lavoro, sulle relazioni industriali, sulla sicurezza, salute e ambiente, vi è anche lo sviluppo dello smart working da intendersi non come semplice “lavoro da remoto”, ma come lavoro innovativo “in grado di valorizzare le capacità individuali e di cogliere tutti i benefici derivanti dalla digitalizzazione applicabile nelle diverse aree aziendali in termini di competitività, produttività, flessibilità spazio- temporali, sicurezza, strumenti e luoghi di lavoro, modalità di esecuzione delle prestazioni, comunicazione”.
La scelta organizzativa aziendale della modalità di esecuzione della prestazione lavorativa tra lavoro da remoto, lavoro in sede e lavoro flessibile dovrà inoltre tenere conto delle esigenze di work-life balance dei lavoratori.
Ma cosa prevede nel dettaglio il nuovo CCNL in materia di lavoro agile/smart working?
Il nuovo articolo 72 del CCNL del 31 maggio 2023 parte dalla affermazione di principio che il lavoro agile, quale modalità flessibile di esecuzione della prestazione di lavoro, costituisce uno strumento utile per consentire una maggiore adattabilità alle diverse e nuove esigenze dei lavoratori e delle aziende.
Oltre al miglioramento dell’efficienza dei modelli organizzativi, necessario per rispondere ai cambiamenti in atto dovuti all’impiego delle nuove tecnologie, il lavoro agile è la risposta alle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e agli obiettivi condivisi di sostenibilità ambientale.
Il ricorso al lavoro agile si basa sull’accordo tra datore di lavoro e lavoratore.
Il CCNL prevede che il lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile sia tenuto a svolgere le proprie mansioni con diligenza:
Al dipendente in smart working sono riconosciuti gli stessi diritti sindacali riconosciuti in via generale agli altri dipendenti nonché il diritto di partecipare all'attività sindacale.
Il lavoratore, fatto salvo il diritto alla disconnessione, nel corso della prestazione in modalità di lavoro agile, deve essere contattabile durante il proprio orario di lavoro, nel rispetto dell’orario di lavoro e/o degli accordi tra le parti.
Eventuali impedimenti dovranno essere tempestivamente comunicati all’azienda che indicherà le soluzioni operative da adottare.
Infine, il CCNL 31 maggio 2023 rinvia, per quanto non previsto, alle normative di riferimento e in particolare alla legge n. 81/2017.
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