Casse private con rivalutazione anche maggiore della media Istat
Pubblicato il 08 agosto 2014
Ai sensi delle disposizioni vigenti in materia, le Casse di previdenza sono tenute a
rivalutare le pensioni utilizzando, come indice, la
media del prodotto interno lordo degli ultimi cinque anni, fermo restando il
trattamento obbligatorio minimo che va comunque assicurato.
In ogni caso, le leggi in materia non vietano che le singole Casse possano, senza oneri per lo Stato, prevedere una
rivalutazione maggiore che consenta di erogare trattamenti pensionistici più alti, utilizzando gli utili di gestione.
Ok all'aumento del tasso di capitalizzazione di Enpaia
Sulla base di questo assunto il Consiglio di stato, con la
sentenza n. 3859 depositata il 18 luglio 2014, ha ritenuto legittima la
deliberazione assunta dalla Cassa di previdenza Enpaia e con cui era stato deciso di
aumentare il tasso di capitalizzazione del 50% del montante contributivo ai fini della determinazione della pensione dei propri iscritti, sull'assunto che fossero derogabili le modalità previste dall'articolo 1, comma9, della Legge n.
335/1995 sulla riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementare.
La delibera non era stata approvata dal ministero del Lavoro e del ministero dell'Economia e, per questo motivo, la Cassa di previdenza privata aveva adito, dapprima il Tar e poi il Consiglio di stato.