Ieri è stato approvato dal Consiglio dei ministri un disegno di legge di 5 articoli che rinvia al prossimo anno l’entrata in vigore dei tre decreti rappresentanti il cuore del progetto di riforma dell’ordinamento giudiziario. Il Guardasigilli Mastella ritiene lo slittamento “l’atto più corretto dal punto di vista della procedura” e precisa: “Ci è parso un atto di saggezza parlamentare perché non decompone quello che c’è ma lo sottopone al giudizio della maggioranza e opposizione: chiunque voglia trarne profitto lo potrà fare a partire da quando approderà in Parlamento”. Per l’ex ministro della Giustizia, Castelli, promotore e sostenitore del progetto, il disegno di legge approvato ieri “è solo un disegno di facciata, perché basta conoscere minimamente i meccanismi parlamentari per capire che non ha alcuna possibilità di essere approvato in tempo utile per fermare l’entrata in vigore dei decreti legislativi della riforma dell’ordinamento giudiziario”. E aggiunge: “Emerge in tutta la sua evidenza la verità dei fatti e cioè che questa riforma va bene anche alla sinistra, come del resto, con grande onestà intellettuale, i più avvertiti e autorevoli esponenti di sinistra in materia di giustizia hanno sempre sostenuto”.
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