Con circolare del 2 ottobre 2017, il Ministero della giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria – ha disciplinato in maniera estremamente dettagliata, l’organizzazione del circuito detentivo speciale ex art. 41 bis della Legge n. 354/1975 (ordinamento penitenziario), che riguarda, in Italia, ben 740 detenuti condannati per reati legati alla criminalità organizzata ed il terrorismo.
La circolare in questione, che si compone di 37 norme ed un nutrito corpo di allegati, reca una disciplina molto particolareggiata di tutti gli aspetti concernenti la vita quotidiana nel c.d. carcere duro, a partire dalla dimensione delle pentole impiegate, al numero massimo di foto da tenere in cella, la camera del detenuto con elencazione degli arredi, il limite massimo di spesa settimanale e mensile, i generi alimentari ammessi ed il numero di colloqui con i familiari (con vetro divisorio o non, a seconda dei casi). Ad esempio, sono ammessi massimo due pacchi al mese, quattro libri al mese da prendere in prestito e non sottolineare, mentre la visione dei programmi tv è limitata ai canali principali. Niente personal computer se non, previa autorizzazione, per leggere gli atti giudiziari digitali.
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