Con comunicato del 4 settembre 2018, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha annunciato che le risorse su cui il Ministro del Lavoro punterà con forza nel nuovo piano triennale contro il lavoro nero e il caporalato sono i Carabinieri, gli Ispettori del lavoro ed i Centri per l'impiego.
Per Di Maio è finita l'epoca dei numeri in cui le ispezioni servivano solo a riempire tabelle perché si lavorerà ad un cronoprogramma con piani triennali di contrasto al caporalato che veda una repressione ma anche una prevenzione e con verifiche che lasceranno in pace gli imprenditori onesti.
Un forte cambiamento che parte dal rinnovamento della direzione dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro, dove questa settimana sarà nominato il nuovo Capo, sino ad arrivare ai Centri per l'impiego, importanti filtri legali per la manodopera.
Specifica, inoltre, il Ministro che se i Centri per l'impiego ed il trasporto pubblico funzionassero non esisterebbe il caporalato che ormai è un problema di tutte le regioni italiane e non solo del sud Italia.
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