Il decreto dello Sviluppo Economico sul canone Rai in bolletta elettrica ha ottenuto il parere favorevole da parte del Consiglio di Stato.
Dopo lo stop del primo parere del 14/4/2016, con il quale i giudici di Palazzo Spada richiedevano una più puntuale definizione di apparecchio televisivo all'interno del provvedimento per fugare i tanti dubbi sorti in relazione a tablet e pc, il provvedimento con il sì del secondo esame del 26 aprile 2016 può proseguire, ora, il suo cammino verso la firma finale e la successiva pubblicazione in “Gazzetta Ufficiale”.
Il decreto sul canone Rai nella bolletta elettrica ha ottenuto il parere favorevole anche se di fatto nel suo testo non è stato recepito direttamente il concetto di apparecchio televisivo come sollecitato dal Consiglio di Stato.
Il Consiglio ha promosso, comunque, la scelta del Mise che ha specificato il concetto in una nota del 20 aprile 2016, nella quale si chiarisce che l’apparecchio tv è quello in grado di ricevere, decodificare e trasmettere il segnale digitale terrestre o satellitare, direttamente o con decoder o sintonizzatore interno o esterno. Di conseguenza, gli apparecchi (tablet, pc, smartphone) che non hanno un sintonizzatore non sono apparecchi televisivi e chi vede le trasmissioni solo sul web in streaming non lo fa con un apparecchio tv e non deve, dunque, pagare il canone.
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