La Corte di Cassazione, con sentenza del 29 maggio 2008, ha rinviato alla Corte di Appello di Milano gli atti relativi ad una controversia riguardante un ex cancelliere dell'Ufficio del Gip di Milano. Secondo i giudici di legittimità, non costituisce reato, per il cancelliere, la semplice consultazione nel registro informatico generale di fascicoli non riguardanti il suo ufficio, in quanto non esiste norma o disposizione interna che inibisca all'addetto di cancelleria di accedere ai dati ivi contenuti. Tuttavia, la Corte ha ravvisato, nel comportamento dell'ex cancelliere, il reato di rivelazione di segreto d'ufficio in quanto lo stesso, dopo l'accesso nel “Re.Ge”, avrebbe rivelato, a persone che non ne avevano diritto, informazioni contenute nel fascicolo esaminato.
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