Bonus per videosorveglianza e allarmi

Pubblicato il 23 dicembre 2016

Attivato il sostegno economico ai soggetti, persone fisiche, che installano sistemi di videosorveglianza digitale o sistemi di allarme o che stipulano contratti con istituti di vigilanza.

E’ con L. n. 208/2015, art. 1, comma 982, che viene riconosciuto, per l'anno 2016, un credito d'imposta Irpef a persone fisiche, non nell'esercizio di attività di  lavoro autonomo o d'impresa, sulle spese per l'installazione di sistemi di videosorveglianza digitale o di sistemi di allarme, oppure per contratti  stipulati con istituti di vigilanza, dirette alla prevenzione di attività criminali. Il bonus può essere concesso fino a un ammontare complessivo, ai fini dell'imposta sul reddito, di 15 milioni di euro.

Il decreto del 6 dicembre 2016 del ministero dell'Economia e delle Finanza, pubblicato nella “Gazzetta Ufficiale” n. 298 del 22 dicembre, definisce i criteri e le procedure per l'accesso al credito d'imposta.

Fruibilità del credito d’imposta

L’agevolazione sarà fruibile solo se le spese attengono ad immobili non utilizzati nell'esercizio  dell’attività d'impresa o di lavoro autonomo. Qualora tali spese siano riferite all'immobile adibito promiscuamente al lavoro e all'uso personale o familiare del contribuente, il credito d'imposta viene ridotto del 50 per cento.

Sarà l’agenzia delle Entrate, in base alla risorse stanziate ed all'ammontare del credito d'imposta complessivamente richiesto, ad individuare la percentuale massima del credito d'imposta spettante a ciascun soggetto, e la percentuale sarà comunicata con provvedimento del direttore dell'agenzia delle Entrate da emanarsi entro il 31 marzo 2017.

Per beneficiare del bonus i soggetti interessati devono inoltrare, in via telematica, entro il termine che fisserà l'agenzia delle Entrate, un'apposita istanza alla stessa Agenzia, indicando l'importo delle spese agevolabili sostenute nel 2016.

Il credito d’imposta, stabilisce il decreto del 6 dicembre 2016, deve essere indicato in dichiarazione dei redditi del periodo d'imposta 2016, ed utilizzato in compensazione. Però le persone fisiche non titolari di redditi d'impresa o di lavoro autonomo possono utilizzare il credito spettante in diminuzione delle imposte dovute in base alla propria dichiarazione dei redditi.

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