Fondo di solidarietà di Bolzano - Alto Adige: in GU il decreto di adeguamento

Pubblicato il 10 ottobre 2023

È stato pubblicato, in Gazzetta Ufficiale n. 236 del 9 ottobre 2023, il decreto interministeriale 22 agosto 2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali riguardante l’adeguamento del Fondo di solidarietà bilaterale della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige Sudtirol.

Il predetto Fondo è stato istituito presso l’INPS con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze n. 98187 del 20 dicembre 2016.

Il Fondo assicura tutela in favore dei lavoratori dipendenti di datori di lavoro che occupano almeno un dipendente, appartenenti a settori che non rientrano nell’ambito di applicazione del Titolo I del decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 148, per i quali non siano stati costituiti fondi di solidarietà bilaterali di cui all'art. 26 del medesimo decreto legislativo o fondi di solidarietà bilaterali alternativi di cui all'art. 27 del medesimo decreto e che occupano almeno il 75 % dei propri dipendenti in unità produttive ubicate nel territorio della Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige.

A partire dalla data di istituzione del Fondo potranno aderirvi i datori di lavoro già aderenti ai Fondi solidarietà bilaterali di cui agli articoli 26 e 27 del decreto legislativo n. 148 del 2015 che occupano almeno il 75% dei propri dipendenti in unità produttive ubicate nella Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige.

Finalità

Il Fondo persegue le seguenti finalità:

Assegno di integrazione salariale

Il decreto interministeriale 22 agosto 2023 prevede che l’importo dell’assegno di integrazione salariale sia determinato ai sensi dell’articolo 3 del decreto legislativo n. 148 del 2015 e successive modifiche.

Il datore di lavoro erogherà l’assegno ai dipendenti alla fine ogni periodo di paga. Successivamente, tale importo è rimborsato al datore di lavoro oppure conguagliato.

Laddove si proceda con il pagamento diretto, il datore di lavoro è tenuto a trasmettere all’INPS tutti i dati necessari ai fini del versamento dell’assegno di integrazione salariale.

Contributi di finanziamento

Ai fini della copertura della prestazione, sarà necessario versare i seguenti contributi:

NOTA BENE: A partire dal 1° gennaio 2025, il contributo ordinario di cui al primo punto potrà essere ridotto fino alla misura massima del 40% per i datori di lavoro che nel semestre precedente la data di presentazione della domanda abbiano occupato mediamente fino a cinque dipendenti e che non abbiano richiesto l’assegno di integrazione salariale per almeno ventiquattro mesi, a far data dal termine del periodo di fruizione del trattamento.

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