L'Agenzia delle Entrate annuncia che, a breve, fornirà ulteriori chiarimenti su casi specifici in tema di assegnazione agevolata dei beni ai soci prevista dalla Legge di Stabilità 2016.
La prossima circolare esplicativa, che segue la n. 26 del 1° giugno 2016 con cui l’Agenzia delle Entrate ha dettato le linee guida interpretative 4 mesi prima del termine ultimo per l’effettuazione dell’assegnazione agevolata, si rende necessaria per rispondere a quesiti applicativi e chiarimenti chiesti dagli operatori tecnici e professionali (Agenzia delle entrate, comunicato stampa del 7 settembre 2016).
Il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili chiede che venga prorogato il termine per l’assegnazione agevolata dei beni ai soci, fissato al 30 settembre 2016, poiché mancano importanti chiarimenti su alcuni aspetti della disciplina rilevanti ai fini dei calcoli di convenienza per l’adesione.
Il presidente Cndcec Longobardi, nel ricordare che proprio il Consiglio nazionale dei commercialisti ha richiesto per primo l’introduzione della norma, in un documento presentato al tavolo tecnico voluto dal MEF per la redazione della legge di stabilità 2016, reputa assolutamente necessaria la proroga per il successo dell’operazione.
Ma per la proroga sarebbe necessario un provvedimento di legge, dunque è più fattibile la concessione di più tempo ai professionisti, per completare le operazioni di assegnazione dei beni ai soci o di trasformazione delle compagini sociali, attraverso un provvedimento dell'Agenzia delle Entrate.
È quanto hanno fatto sapere dal Mef dopo una riunione con i tecnici dell’Agenzia.
Incontro in cui è emersa l'intenzione da parte del Governo di riproporre l’assegnazione agevolata anche nel 2017 inserendola nella prossima legge di Bilancio.
La Fondazione nazionale commercialisti si chiede se il pagamento da parte della società dell’imposta sostitutiva del 13% pagata sulle riserve in sospensione di imposta libera anche i soci.
La Commissione studi tributaria del Consiglio nazionale del notariato evidenzia, invece, che dovrebbe essere effettuato per ogni singolo caso uno studio ad hoc, risolvendo anche i dubbi dovuti al fatto che l’Iva, con l'armonizzazione comunitaria, resta piena.
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