Bando avvocati ANAS. Via il requisito preferenziale, OCF chiede l’annullamento

Pubblicato il 31 luglio 2019

L’ANAS ha risposto alla missiva inviatagli dal CNF ai fini della rettifica del recente bando avente ad oggetto il conferimento di incarichi legali. La risposta della società non ha convinto l’OCF che ha chiesto di procedere con l’annullamento del provvedimento.

Elenco avvocati. ANAS risponde al CNF

Con missiva del 30 luglio, l’ANAS ha fornito un riscontro alla richiesta di chiarimenti inoltrata dal Consiglio Nazionale Forense in ordine all’avviso con cui la società aveva comunicato la costituzione di un Elenco di Avvocati del Libero Foro dedicato alla tutela legale dei dipendenti/dirigenti, in servizio e non.

Una procedura, questa, che indicava come requisito preferenziale nella scelta dei legali, l’avere “incarichi in corso come Membro o Presidente di Organismi forensi quali i Consigli dell’Ordine, Consigli Distrettuali di Disciplina e Consiglio Nazionale Forense”.

Requisito che il CNF aveva chiesto di espungere “sia perché le capacità professionali del singolo avvocato prescindono certamente dell’appartenenza a uno degli Organismi segnalati, sia perché risulta assolutamente inopportuno che detta appartenenza possa costituire veicolo privilegiato per l’acquisizione di incarichi professionali”.

Orbene, nella sua missiva l’ANAS ha spiegato che si trattava di un requisito ritenuto come elemento qualificante del professionista e nella previsione del quale “non si intendeva nella maniera più assoluta precostituire alcun “vincolo privilegiato” a beneficio di chi rivesta ruoli negli organi direttivi forensi”.

Ciò posto, la società ha comunicato che si attiverà per modificare l’avviso di specie, specificando che il predetto requisito non sarà più considerato.

OCF: chiarimenti insoddisfacenti, il bando venga annullato

Le spiegazioni non hanno però soddisfatto l’Organismo Congressuale Forense, il quale facendo seguito a suo precedente comunicato del 27 luglio, ha reso noto di aver inviato una nota formale all’ANAS per chiedere l’annullamento in autotutela del bando in esame.

L’OCF ha ribadito, in particolare, la contrarietà del provvedimento alla disciplina specifica dell’Ordinamento Forense e ai principi generali in tema di tutela giurisdizionale dei diritti, sottolineando, altresì, come lo stesso penalizzi, in modo del tutto ingiustificato, i giovani avvocati (come del resto denunciato anche dalla stessa associazione dei giovani avvocati italiani - Aiga).

Per quanto riguarda la missiva, l’Organismo ritiene che le precisazioni dell’ANAS, pur eliminando il criterio preferenziale verso i componenti degli organismi istituzionali forensi, confermano tutte le altre criticità denunciate.

Proprio per questo, l’Organismo Congressuale Forense ha confermato “che valuterà ogni opportuna iniziativa giudiziaria per il caso in cui l’iniziativa dell’ANAS non dovesse essere annullata”.

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