Azioni di surroga verso i falsi invalidi

Pubblicato il 13 ottobre 2011 L'articolo 14 della legge n. 222/1984, prevede che l’Inps, quale ente erogatore delle prestazioni di invalidità e inabilità a soggetti invalidi/inabili, sia surrogato, fino alla concorrenza del loro ammontare, nei diritti dell'assicurato o dei superstiti verso i terzi responsabili e le loro compagnie di assicurazione.

In altri termini, con l’introduzione dell’istituto della “surrogazione”, tale norma di legge abilita l’Inps ad intervenire o ad agire in via diretta per il recupero delle prestazioni erogate o, in capitalizzazione, da erogare nelle diverse ipotesi di accertata inabilità o invalidità dell'assicurato. Ciò vuole dire che l’Ente previdenziale è legittimato a recuperare dai terzi responsabili, o dalle loro compagnie di assicurazione, gli importi dovuti in caso di riconoscimento di pensione di inabilità o di assegno ordinario di invalidità, non appena l'evento posto a base delle accertate patologie dipenda da fatto imputabile a responsabilità di terzi.

A completare il quadro normativo relativo alle azioni surrogatorie e di rivalsa, si è aggiunto anche il “Collegato Lavoro” (legge n. 183/2010), che ha previsto il recupero anche delle prestazioni assistenziali spettanti agli invalidi civili, corrisposte sempre in conseguenza di fatto illecito di terzi.

Con circolare n. 134/2011, l’Inps fornisce alcune specifiche indicazioni circa la corretta applicazione delle azioni surrogatorie da attivare ai sensi del citato articolo 14 della legge 12 giugno 1984, n. 222, nei confronti dei responsabili e delle loro eventuali compagnie assicuratrici, per il recupero delle prestazioni erogate agli assicurati a titolo di assegno ordinario di invalidità e di pensione ordinaria di inabilità.

Si legge che è stata attivata una capillare azione di monitoraggio, a livello provinciale, di tutte le attività surrogatorie sia per malattia che per prestazioni pensionistiche e di rivalsa. Da tali controlli è emerso che, nel periodo tra gennaio ed ottobre 2010, sono stati segnalati circa 3mila assegni di invalidità e pensioni di inabilità da parte delle unità medico-legali, con possibile responsabilità di terzi.

L’Inps invita le sedi territoriali ad attivare le azioni di surrogazione delle prestazioni pensionistiche, mettendo a segno una serie di adempimenti che coinvolgono, oltre che i percettori delle prestazioni stesse, anche gli uffici di pubblica sicurezza e i terzi responsabili.
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