L'Unione nazionale avvocati amministrativisti – UNAA, ha preso parte alla consultazione avviata dall’Autorità nazionale anticorruzione – ANAC, in materia di scelta dei legali da parte degli enti pubblici.
Gli avvocati amministrativisti hanno in primo luogo contestato i tempi e le modalità di consultazione ed, in particolare, l’interruzione del confronto diretto, nonché la mancata convocazione di un tavolo di confronto tra tutte le parti interessate.
Nel merito, hanno poi lamentato i rischi connessi al fatto che gli enti pubblici committenti appaiano per lo più orientati (per la scelta del legale) ad effettuare gare al massimo ribasso, mentre “la misura del compenso – sostiene UNAA - non può eludere il principio di adeguatezza dello stesso e le prestazioni non sono fungibili, né comparabili sulla base di elementi oggettivi predeterminati”. Ed ancora, la selezione o gara “dovrebbe essere una procedura esplorativa che consenta di motivare al meglio la scelta, posto che il rapporto da instaurare resta caratterizzato dalla natura di opera intellettuale e nel contempo dalla natura personale e fondamentale dei diritti che vengono affidati alla cura del professionista”.
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