Si è tenuto, in data 21 gennaio 2016, un question time in Commissione Finanze alla Camera riguardante l'agevolazione su Imu e Tasi - introdotta dalla legge di Stabilità 2016 – per i proprietari che concedono in comodato gratuito una casa a figli o a genitori.
Il problema sollevato riguarda la condizione per aver diritto, dal 1° gennaio 2016, alla riduzione del 50% della base imponibile dell’Imu (e quindi anche dell'eventuale Tasi): occorre possedere al massimo l’abitazione principale, nello stesso comune in cui si trova la casa data in comodato, e nessun altro immobile.
Questo comporta che potrebbero incidere sul diritto a beneficiare dell'agevolazione la piccola quota del locale adibito a portineria – negli immobili in cui le ex portinerie sono divise fra i proprietari – oppure il possesso di un secondo garage che non può far parte delle pertinenze ai sensi della normativa Imu.
Con la risposta all’interrogazione n. 5-07445, il ministero dell’Economia avvisa dell'imminente arrivo di una circolare che chiarirà tutte le dinamiche per l'applicazione del beneficio.
Per quanto attiene al fatto che il comodante è obbligato ad indicare il possesso dei requisiti richiesti nel modello di dichiarazione Imu, il Mef chiarisce che l'adempimento, per l'agevolazione del 2016, va effettuato entro il 30 giugno 2017.
E' poi allo studio la necessità o meno di predisporre un modello apposito per indicare la detta agevolazione.
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