In attesa della comunicazione ufficiale della variazione del'indice ISTAT, la mensilità di Assegno unico e universale per i figli a carico di gennaio 2024 è liquidata dall'INPS considerando gli importi previsti dalla tabella vigente nel 2023. La stessa sarà poi oggetto di conguaglio con la successiva mensilità.
Lo rende noto l'INPS con il messaggio n. 15 del 2 gennaio 2024.
Con lo stesso messaggio l'Istituto comunica il calendario dei pagamenti per il periodo gennaio-giugno.
L'INPS, con il messaggio n. 15 del 2 gennaio 2024, innanzitutto ribadisce (circolare del 15 dicembre 2022, n. 132) che le domande già presentate e accolte valgono anche per le annualità successive a quelle della presentazione, fatto salvo l’onere di comunicare le eventuali variazioni da inserire nel modello di domanda (es. nascita di un nuovo figlio).
Ai fini della determinazione dell’importo della prestazione sulla base della corrispondente soglia ISEE è invece richiesta la presentazione di una nuova Dichiarazione Sostituiva Unica (DSU) per il 2024.
In assenza di ISEE, l’importo dell’Assegno unico e universale sarà infatti calcolato a partire dal mese di marzo 2024 con riferimento agli importi minimi previsti dalla normativa.
Se la nuova DSU è presentata entro il 30 giugno 2024, gli importi eventualmente già erogati per l’annualità 2024 saranno adeguati a partire dal mese di marzo 2024 con la corresponsione degli arretrati.
Le rate della prestazione in corso di godimento che non abbiano subito variazioni per il periodo gennaio – giugno 2024 sono pagate secondo il seguente calendario:
L’effettuazione di conguagli è comunicato tramite mail/sms.
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