Arriva mail o sms per l'anomalia di studi di settore

Pubblicato il 06 giugno 2014 L'invio di comunicazioni cartacee viene abbandonato per far posto alla telematica. L'agenzia delle Entrate, con comunicato del 5 giugno 2014, informa che da tale data le comunicazioni di anomalia degli studi di settore per il triennio 2010-2012 arriveranno via sms o mail a chi si è iscritto ai servizi Entratel o Fisconline.

I contribuenti, con l'avviso telematico, vengono invitati ad entrare nel proprio cassetto fiscale per consultare l'informazione che li riguarda.

La stessa comunicazione sarà trasmessa – tramite Entratel – anche all’intermediario, se il contribuente ha optato per tale modalità.

L'accesso al Cassetto fiscale

Per accedere al Cassetto fiscale occorre essere in possesso del pin e della password di accesso ai servizi online dell’Agenzia; dopo essere entrati, è sufficiente selezionare dal menu a sinistra la voce “Studi di settore”.

Chiarimenti o precisazioni, da parte del contribuente, circa la segnalazione di anomalia possono essere dati tramite “Comunicazioni anomalie 2014”, l’apposito software messo a disposizione dall’agenzia delle Entrate.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Milleproroghe in GU. Contratto a termine: esigenze delle parti fino al 31 dicembre 2025

28/12/2024

Collegato lavoro in GU: guida alle novità in vigore dal 12 gennaio 2025

28/12/2024

L'obbligo di repêchage non trova spazio nel contratto di apprendistato

27/12/2024

Global minimum tax: nuove regole per l'attuazione

27/12/2024

Al via l’autoliquidazione 2024-2025: guida e istruzioni INAIL

27/12/2024

Sicurezza sul lavoro: studenti universitari equiparati a lavoratori

27/12/2024

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy