Arbitrato rituale in caso di dubbi sulla volontà dei contraenti
Pubblicato il 08 aprile 2015
La Corte di cassazione, con la
sentenza n. 6909 del 7 aprile 2015, ha ricordato come il
lodo pronunciato nell'
arbitrato rituale, per la volontà delle parti che lo hanno preferito alla giurisdizione ordinaria, abbia
valore ed efficacia di sentenza, come se fosse stato pronunciato dai giudici statuali.
Nel testo della medesima pronuncia i giudici di legittimità hanno, altresì, enunciato il principio di diritto secondo cui, nel caso in cui residuino
dubbi sulla effettiva volontà dei contraenti contenuta nel
patto compromissorio, si deve optare per la
natura rituale dell'arbitrato, tenuto conto che la deroga alla norma per cui il lodo ha l'efficacia della sentenza giudiziaria, ha natura eccezionale.
E ciò,
anche nel vigore della disciplina vigente anteriormente alla riforma del 2006.