APE volontario. Modalità di recupero

Pubblicato il 26 ottobre 2018

L’APE volontario è un prestito commisurato e garantito dalla pensione di vecchiaia, erogato dalla banca in quote mensili per 12 mensilità, che il beneficiario otterrà alla maturazione del diritto.

È riconosciuto, in via sperimentale, dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2019 ai lavoratori dipendenti pubblici e privati, ai lavoratori autonomi e agli iscritti alla Gestione Separata che ne facciano richiesta, mentre sono esclusi i liberi professionisti iscritti alle casse professionali.

L’INPS, con messaggio n. 3947 del 24 ottobre 2018, ha fornito le prime indicazioni operative relative ai criteri e alle modalità di recupero dell’anticipo finanziario a garanzia pensionistica.

Il piano di recupero viene attivato centralmente in automatico al momento della liquidazione della prestazione pensionistica sulla base delle seguenti informazioni:

  1. Importo totale da recuperare;
  2. Importo della rata mensile;
  3. Numero rate: 240.

La trattenuta viene effettuata mensilmente nel rispetto del quinto del trattamento pensionistico, salvaguardando l’importo del trattamento minimo del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, e facendo riferimento al cumulo delle prestazioni pensionistiche intestate all’interessato ed erogate dall’INPS, ad esclusione di quelle di natura assistenziale.

In caso di ratei di pensione incapienti, l’importo non recuperato mensilmente viene trattenuto sui ratei di pensione successivi, contestualmente al recupero della rata corrente.

In linea generale, la trattenuta non viene applicata sulla tredicesima mensilità anche se le procedure effettuano in automatico il recupero anche sulla tredicesima mensilità nel caso in cui i ratei di pensione dei mesi precedenti siano risultati incapienti.

Il pagamento agli Istituti finanziatori di quanto trattenuto sulla pensione è effettuato centralmente in automatico.

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