Antitrust contrario al testo di riforma della professione forense

Pubblicato il 11 agosto 2012 L’Antitrust ha messo a punto, lo scorso 9 agosto 2012, un parere sul testo del progetto di riforma dell’ordinamento forense, attualmente in discussione presso la Camera. Il documento, a firma del presidente dell'Autority, Giovanni Pitruzzella, è stato consegnato al Presidente del Consiglio, Mario Monti, ed al ministro della Giustizia, Paola Severino.

In generale, secondo l’Antitrust, la proposta di riforma forense licenziata dalla Commissione Giustizia della Camera reintrodurrebbe alcune misure limitative della concorrenza tra avvocati, in controtendenza rispetto al Decreto del Presidente della repubblica sulle professioni varato gli scorsi mesi.

Gli aspetti ritenuti di maggiore perplessità riguardano le norme con le quali verrebbero di fatto reintrodotte le tariffe nonché la previsione del preventivo solo a richiesta del cliente. Dubbi anche per quel che concerne le norme sul tirocinio, da cui deriverebbero nuovi ostacoli e limitazioni, nonché i limiti e divieti previsti in materia di pubblicità. Infine, l’Autority non sarebbe d’accordo con il nuovo titolo di specialista, attribuibile solo da parte del Consiglio Nazionale Forense.
Allegati
Condividi l'articolo
Potrebbe interessarti anche

Rider: inquadramento contrattuale. I chiarimenti del Ministero

22/04/2025

Lavoratori intermittenti: nuove regole per computo e denuncia Uniemens

22/04/2025

Contributi Inps, aggiornati tassi di interesse e sanzioni civili

22/04/2025

CCNL edilizia Pmi Confapi - Verbale di accordo del 15/4/2025

18/04/2025

Edilizia Pmi Confapi, nuovi minimi e altre novità

18/04/2025

CCNL Legno arredamento pmi Confapi - Verbale di accordo del 14/4/2025

18/04/2025

Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".

Leggi informativa sulla privacy