Nella seduta del 13 dicembre, il Senato ha dato il proprio via libera, con modificazioni, al disegno di legge anticorruzione, sul cui testo il Governo aveva posto la questione di fiducia.
Il provvedimento tornerà ora all’esame della Camera, vista la modifica, varata in Commissione Giustizia, con cui è stato soppresso l’emendamento che derubricava alcune condotte relative al delitto di peculato inserendole nell'abuso d'ufficio.
L’intenzione dell’Esecutivo è quella di ottenere il varo definitivo del testo entro la fine del 2018.
Il disegno di legge, si ricorda, introduce disposizioni volte al contrasto dei reati contro la pubblica amministrazione, nonché in materia di prescrizione del reato e in materia di trasparenza dei partiti e movimenti politici.
Il testo interviene, dunque, su tre fronti:
Il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, ha salutato con soddisfazione l’approvazione, in Senato, del disegno di legge, anche detto “spazzacorrotti”, ritenendolo un ulteriore “passo in avanti per l’approvazione di una legge che i cittadini aspettano da oltre 20 anni”.
Per il ministro, si tratta di un provvedimento che sancisce il principio fondamentale del “Chi sbaglia paga”.
Del tutto contrari all’intervento sulla sospensione della prescrizione penale, gli avvocati dell’Unione delle Camere penali italiane che, a partire dal 17 dicembre, saranno in sciopero proprio per protestare contro il mancato coinvolgimento e il mancato ascolto della comunità dei giuristi italiani sui “delicatissimi istituti di diritto penale sostanziale e processuale”.
La protesta si protrarrà per due giorni, a partire da lunedì, per terminare con una Manifestazione nazionale che si terrà a Bari il 18 dicembre.
Ai sensi dell'individuazione delle modalità semplificate per l'informativa e l'acquisizione del consenso per l'uso dei dati personali - Regolamento (UE) n.2016/679 (GDPR)
Questo sito non utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti legati alla presenza dei "social plugin".