Anche i commercialisti potranno scioperare. Pronto il Codice di autoregolamentazione

Pubblicato il 16 novembre 2013 La bozza del Codice di autoregolamentazione che consentirà anche ai dottori commercialisti di indire uno sciopero della categoria è pronta.

Il "Codice di autoregolamentazione delle astensioni dalle attività svolte dai dottori commercialisti ed esperti contabili", scritto nell’ultimo anno, è frutto della proposta avanzata dall'Ordine di Napoli, con il consenso del Consiglio nazionale, e il risultato di un confronto costante con la Commissione di garanzia.

Michele Saggese, tesoriere dell'Ordine di Napoli e membro dell'Associazione dottori commercialisti, ha detto che negli ultimi anni si è avvertito più volte il desiderio di scioperare, ma finora non era possibile farlo a causa della mancanza di uno strumento che permettesse di indire l’astensione dal lavoro per i professionisti.

Ora, seguendo il percorso tracciato dagli avvocati, invece, sarà possibile scioperare grazie anche al fatto che la categoria svolge una serie di compiti che rientrano nei servizi pubblici essenziali. È però necessario che le prestazioni indispensabili vadano comunque garantite.

Il codice ormai è delineato, mancano solo gli ultimi passaggi per la sua approvazione finale, che potrebbe arrivare entro la fine di gennaio. Il testo, infatti, è atteso alla Commissione garanzia che dovrà sentire tutti i soggetti interessati (rappresentanti categoria, Agenzia Entrate, ministeri competenti).

L’Obiettivo è quello di stilare un protocollo di raccordo tra il professionista che sciopera, il cliente che egli rappresenta e il ruolo che il commercialista svolge verso l’Amministrazione finanziaria e le commissioni tributarie in caso di contenzioso.

Nella bozza si legge che:

- lo sciopero può essere proclamato dal Consiglio nazionale;
- la proclamazione va comunicata almeno 15 giorni prima alla Commissione garanzia e divulgata a mezzo degli organi di stampa;
- lo sciopero non può superare gli otto giorni consecutivi di lavoro;
- l’astensione non può riguardare le attività indispensabili e non comporta sanzioni né per il professionista né per il cliente.

Intanto la categoria dei commercialisti si prepara ad una giornata di mobilitazione indetta per il 19 novembre a Roma. Il Cndcec, insieme alle associazioni sindacali di categoria, ha annunciato una giornata di protesta per difendere l’equipollenza dell’esame di stato per accedere all’Albo dei commercialisti e la prova di idoneità per l'accesso al registro dei revisori.
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