Il disappunto sui meccanismi elettorali e sugli equilibri con la controparte già evidenziatisi nel Congresso unitario di Roma, tornano a scaldare gli animi di dottori e ragionieri anche in sede di assemblea dei presidenti. Con una mozione sottoscritta, ieri, da 47 Ordini territoriali di dottori commercialisti e da un consigliere nazionale, infatti, è stato invitato il Consiglio nazionale ad attivarsi per sollecitare una revisione del decreto legislativo 139/05 in alcuni punti specifici. Innanzitutto, si vogliono uniformare le regole per le elezioni dei Consigli locali con quelle valide per il nazionale, eliminando la previsione di una “tutela” per la lista di minoranza che rischia, secondo i firmatari, di complicare una convivenza con i ragionieri ancora tutta da realizzare. Inoltre, si richiede il recupero della proporzionalità tra numero di iscritti e quota di voti. Una preoccupazione soprattutto degli Ordini grandi, che temono un’erosione del proprio “peso” rappresentativo.
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